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Sonda europea Juice, rotta verso le lune di Giove!

Le lune gioviane erano state scoperte da Galileo e raccontate nel Sidereus Nuncius esattamente quattrocento anni fa. Le aveva battezzate Medicee in onore ai Medici.



Galileo si rese conto della scoperta quando notò che le tre “stelle” avevano cambiato posizione rispetto alla sera precedente e se n’era aggiunta una quarta (Ganimede). Continuò quindi imperterrito a osservare i movimenti di quegli oggetti nelle sere successive e giunse a conclusione che la loro posizione relativa mutava coerentemente con dei corpi celesti in orbita attorno al pianeta.


Dopo aver raccolto 65 osservazioni a conferma della sua scoperta, la annunciò il 13 marzo 1610 nel Sidereus Nuncius, il suo trattato di astronomia.

 

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Tornando al presente il 14 aprile è partito il viaggio, lungo 8 anni, di Juice: la sonda dell'Agenzia spaziale europea che studierà appunto le lune di Giove.


Lo scopo di Juice è indagare soprattutto le tre lune ghiacciate di Giove, Ganimede, Europa e Callisto. Poi entrerà in orbita a Ganimede, una luna più grande del pianeta Mercurio che è anche la luna più grande dell’intero sistema solare.


Una soddisfazione per l’Italia, in quanto la maggior parte degli strumenti sono stati realizzati da scienziati italiani. Nascono infatti nello stabilimento di Leonardo a Campi Bisenzio (Firenze) due strumenti all'avanguardia integrati nella sonda: il telescopio JANUS e lo spettrometro di MAJIS, mentre i pannelli solari (PVA), con una superficie totale di 85mq, sono stati realizzati nello stabilimento di Leonardo a Nerviano (Milano).


L'arrivo della sonda su Giove è previsto per luglio 2031 e, dal 2034, entrando nell'orbita di Callisto, diverrà il primo satellite artificiale a orbitare attorno alla luna di un altro pianeta.


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