Finlandia - Tra ingresso nella NATO e vittoria di Orpo
La Finlandia attraversa la fase più delicata della sua storia recente: l'ingresso nella NATO, deciso dopo l'invasione russa dell'Ucraina, è accompagnato dalla sconfitta della premier uscente Sanna Marin e la vittoria delle destre.

Sono due i motivi che rendono questo periodo storico di vitale importanza ed estrema delicatezza per la Finlandia: il suo ingresso nella NATO e per le elezioni che si sono tenute il 2 aprile.
Da pochissimi giorni, infatti, il Paese scandinavo è ufficialmente entrato a far parte dell’Alleanza Atlantica, diventando di fatto il trentunesimo membro di questa organizzazione internazionale nata dopo la seconda guerra mondiale, con l’obiettivo di assicurare la sicurezza dei confini degli Stati membri.
L'adesione della Finlandia alla NATO non deve sorprendere, da un punto di vista geopolitico: l'aggressione della Russia ai danni dell'Ucraina ha scosso gli animi dei Paesi Nord ed Est Europei, spingendo anche Stati storicamente neutrali ad una rivalutazione della loro condizione. La risposta russa non si è fatta attendere: il ministro degli esteri Lavrov ha dichiarato che Mosca adotterà misure di ritorsione.
L'ingresso nella NATO avviene in concomitanza con le elezioni finlandesi dello scorso 2 aprile; in seguito allo spoglio elettorale, i partiti di destra e centrodestra hanno ottenuto una notevole vittoria a danno della coalizione di centrosinistra guidata dal Primo Ministro Sanna Marin. Nello specifico, il Partito di Coalizione Nazionale (guidato da Petteri Orpo) ha ottenuto il primo posto con il 20,82% dei voti, seguito dai Veri Finlandesi (guidati da Riikka Purra) con il 20,06% dei voti e dai Socialdemocratici (guidati da Sanna Marin) con il 19,95% dei voti.
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Nei giorni immediatamente successivi, Sanna Marin ha deciso e comunicato che rassegnerà le dimissioni da leader del partito socialdemocratico, in seguito alla sconfitta elettorale; la leader ratificherà la sua decisione a settembre. Ha spiegato che la sua esperienza nel partito è arrivata al capolinea e che non si candiderà per un ulteriore mandato; Sanna Marin ha anche annunciato che si dimetterà dal Governo ma continuerà a lavorare come deputato.
Questi due avvenimenti che si sono verificati in Finlandia comporteranno senza dubbio delle conseguenze, nel bene e nel male. L’adesione alla NATO da parte della Finlandia porterà sicuramente dei benefici al Paese scandinavo, ma potrebbe beneficiare l'intero blocco Occidentale, ricompattato dalla minaccia russa; d'altronde, è probabile la Russia di Putin non resterà a guardare. La vittoria di Orpo segna anche la volontà finlandese di distaccarsi dalle politiche dei socialdemocratici, accusati di aver sacrificato eccessivamente la salute economica del Paese per il mantenimento delle politiche di welfare. I prossimi mesi saranno fondamentali per la Finlandia, la NATO e il conflitto russo-ucraino.
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